giovedì 5 maggio 2016

AGENZIA DI VIAGGI di Fabio Calabrese

 
Andarono a lamentarsi dal tour operator.
“Il mio viaggio è stato una vera odissea”, disse Ulisse.
“Io mi sono dovuto sobbarcare una dozzina di fatiche”, disse Ercole.
“Il mio è stato un calvario”, disse Gesù, “E poi mi è toccato pure fermarmi a Eboli”.
“Il nostro è stato un vero inferno”, aggiunsero Dante e Virgilio.
“Io sono tornato tutto pieno di dolori”, disse il giovane Werther.
“Io per ventimila leghe non ho visto altro che fondali”, disse il capitano Nemo.
“Io ci ho messo una vita”, disse Italo Svevo.
“Io mi sono dovuto mettere in viaggio al termine della notte, senza neanche riuscire a prendere un caffè”, si lamentò Louis-Ferdinand Celine.
“Io per trovare alloggio sono dovuto arrivare là dove nessun uomo era mai giunto prima”, protestò il capitano Kirk.
A questo punto il tour operator si spazientì e disse:
“Tu, Dante, per esempio, non mi starai mica facendo la Commedia? E tu, Joyce, mi hanno detto che hai viaggiato col biglietto di Ulisse”.
L'unico soddisfatto era Jules Verne: in ottanta giorni si era fatto il giro del mondo, e in un tempio indiano aveva pure potuto vedere i bramini che rivolgevano i loro bramiti a un diorama del dio Rama.
 

2 commenti:

  1. Non c'è che dire, Fabio: hai un'arguta vena umoristica. Gustoso il tuo raccontino-flash.

    RispondiElimina
  2. Divertente. Simpatico componimento con una sottile vena ironica oltre che umoristica.

    Giuseppe Novellino

    RispondiElimina